Il Castello dei Ferretti
(estratto da: "La vita Millenaria di Ancona" di Mario Natalucci)
Nella Piana dei Ronchi, forse così detta dal terreno sassoso e sparso di piante selvatiche che crescevano nel terreno paludoso, esisteva già nel sec. XI, sulla destra dell'Esino, un piccolo castello o fortilizio con un'alta e robusta torre a 4 km. dal mare, per protezione del luogo, quasi solitario, contro le eventuali aggressioni di predoni e bande armate. Esso probabilmente apparteneva al noto Monastero di S. Lorenzo in Castagnola, che possedeva castelli, terre e chiese lungo le due sponde dell'Esino e altrove.
Nel corso del sec. XIII, durante il tremendo conflitto tra il Papato e Federico II di Svevia e le lotte implacabili tra Guelfi e Ghibellini, la torre dei Ronchi venne ceduta dal Comune di Ancona, che estendeva la sua giurisdizione fino all'Esino, ai Conti Ferretti, esperti nelle armi e di nobile famiglia alsaziana, imparentati con i Granduchi d'Austria e venuti in Italia per offrire il loro braccio al Papa Gregorio IX. Risulta che primi signori della torre fossero i fratelli Pietro ed Oliverotto ...
Da un documento del 1252 si rileva che Antonio, figlio di Pietro, era tenuto in molta considerazione come valoroso uomo d'armi. A riconoscimento dei preziosi servigi prestati alla Chiesa e al Comune di Ancona, la fortezza dei Ronchi, per circa un secolo e mezzo, rimase affidata ai Ferretti, che estesero all'intorno i loro possedimenti ...